Zefiro Vescovi: il ricordo nelle parole del direttore sportivo Gabriele Balducci

Intensa e commovente la cerimonia funebre

Con Zeffiro Vescovi se ne va un pezzo di storia importante del GS Mastromarco. Bruno Malucchi, Zeffiro Vescovi e Carlo Franceschi sono queste le tre parti del cuore Mastromarco. Se la squadra ha fatto così tanta strada il merito è loro. Dopo la scomparsa di Malucchi e ora anche di Vescovi, resta Carlo Franceschi a riassumere in sé e portare avanti questa tradizione che fa della Mastromarco una delle società ciclistiche di più lungo corso nel panorama italiano.

Intensa e commovente la cerimonia che ieri a Mastromarco ha dato l’ultimo saluto a Zeffiro Vescovi che se ne è andato protetto da quei colori giallo/blu che tanto amava, scortato fino alla fine dai suoi ragazzi, che idealmente hanno rappresentato tutte le generazioni di corridori che hanno indossato stagione dopo stagione la maglia Mastromarco.

E’ vero che un pezzo di storia se ne va, ma lascia un segno indelebile per chi rimane. Il direttore sportivo Gabriele Balducci è colui che in questi ultimi anni ha collaborato più da vicino con Malucchi, Vescovi e Franceschi, rappresentando il punto di unione tra la tradizione della squadra e la strada con le nuove generazioni di giovani corridori chiamati a crescere indossando, e onorando, la maglia Mastromarco.

“Io ero entrato in contatto con la società già da ragazzino quando mi chiesero di venire a correre a Mastromarco, fui lusingato da questa proposta, ma ero molto legato alla squadra del mio paese. Quel connubio ci fu poi quando smisi di correre e approdai a Mastromarco come tecnico, nel 2013. Entrai in punta di piedi, ma ricevetti subito grande fiducia da parte della dirigenza. Purtroppo Bruno Malucchi fu quello che conobbi meno perché poi presto si ammalò e quell’anno scomparse. La cosa che apprezzai subito fu la stima e la fiducia che mi venne data da loro. Zeffiro mi mancherà molto, ho sempre avuto profondo rispetto di lui non solo per la sua età ma perché era un uomo con tanta esperienza e che mi dava sicurezza. Ci confrontavamo spesso, ha sempre ascoltato con attenzione le mie idee e si fidava cecamente di me e della mia visione della squadra. Questo mi faceva piacere ma allo stesso tempo era una gande responsabilità per me, mi ha fatto crescere come uomo ancora prima che come direttore sportivo. Lui e Carlo Franceschi per me sono due delle persone più importanti che ho conosciuto nella mia vita. Con loro due in questi anni sono riuscito a costruire un bellissimo rapporto, umano e professionale. Tra noi tre c’era grande intesa. Sono contento di quello che abbiamo fatto assieme. E comunque sono fortunato di poter avere al mio fianco la guida esperta di Carlo Franceschi che in questi anni è diventato a tutti gli effetti il motore della Mastromarco e per me un grande punto di riferimento. Zeffiro ci ha lasciato lentamente e ci siamo sentiti tanto fino alla fine. Questo gli ha permesso di poterci lasciare come testamento spirituale le sue idee, le sue volontà, i suoi pensieri e i suoi consigli. Tutte parole di cui io farò tesoro cercando di metterle in pratica qui a Mastromarco fino a quando potrò e nella vita” spiega Gabriele Balducci.

Comunicato stampa

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