FANINI IVANO domina..... lo sprint con MARIO CIPOLLINI
Può affermarsi, senza tema di smentite, che le "storie ciclistiche" del PATRON per eccellenza FANINI IVANO e del Campione MARIO CIPOLLINI , in arte RE LEONE, siano indissolubilmente legate. Nel bene e nel male. E' notorio che Mario , ancora un ragazzino, sia stato "scoperto ed allevato" da Ivano , con quell'affetto filiale che, tutto sommato, è il tratto distintivo che contraddistingue la grande e storica Famiglia Ciclistica FANINI. Tanti atleti, anche di razza e divenuti Campioni , non hanno remore ad ammetterlo. Anzi, ne sono felici, ed orgogliosamente riconoscenti. Sotto l'apparente aspetto burbero ed intransigente di Ivano , Toscanamente fiero e scontroso, si cela un cuore d'oro ed un affetto smisurato.. Soprattutto per quelle che ritiene proprie "creature ciclistiche", nel senso genitoriale più che sportivo del termine.
Mario CIPOLLINI , assurto poi meritatamente a gloria planetaria e vera icona nel mondo del Ciclismo d'Italia, è di certo un "su figliolo" prediletto.
Ma anche i...grandi amori , soprattutto sportivi e con le annesse passioni, possono incrinarsi , ed incorrere in momenti di vero e proprio scontro. Tutti ne sono a conoscenza : vecchie ruggini contrattuali , trasposte in sentenze di Tribunali favorevoli ad Ivano Fanini senza che Mario Cipollini ne rispettasse le statuizioni, hanno determinato tra i due contendenti , negli ultimi tempi, un clima a dir poco conflittuale ed ostile. Carte bollate ed atti processuali hanno preso il sopravvento su di una discussione, magari aspra ed accesa com'è nell'indole stessa di siffatti personaggi, ma fondata sul reciproco rispetto e, soprattutto, finalizzata a soluzioni legittime e condivisibili. E' un'innegabile verità che i danari siano importanti , ma altrettanto certo è che possano inquinare la ragione e, quel che è peggio, affossare i sentimenti. Insomma, tra il PATRON e RE LEONE , da ultimo, può dirsi che fosse in corso una....piena ed ostica bagarre .
Un lungo sprint che , a seguito di una denuncia sporta in sede penale da Mario Cipollini , assistito dal suo legale "storico" Giuseppe NAPOLEONE, vedeva FANINI indagato per fatti di particolare gravità avanti l'Autorità Giudiziaria di Verona. Una vicenda che, nella risoluta consapevolezza di IVANO che nulla d'illecito avesse mai anche solo pensato di fare contro il "suo" MARIO od altri, oltre ad un'umana preoccupazione era fonte anche di un intimo sgomento per essere trattato alla pari di ...un emerito sconosciuto da quel CAMPIONE che, bene o male, aveva innegabilmente avviato al Ciclismo che conta. Venendo ripagato non solo con il pratico disconoscimento di pretese economiche ritenute irrevocabilmente fondate dall' A.G. , ma addirittura ACCUSANDOLO della commissione di un grave REATO .
Per FANINI un mix intollerabile , e contro il quale , difeso dagli Avvocati Alberto e Fiorenzo ALESSI del Foro di Rimini , ha intrapreso avanti alla Procura della Repubblica prima, ed all' Ufficio per le Indagini Preliminari poi , una sorta di ...battaglia processuale. Ribadendo, nonostante tutto, il suo immutato affetto per MARIO, per il "suo" CAMPIONE , ma articolando comunque la sua difesa in maniera puntuale, documentata e determinata. Ottenendo così dal Giudice presso il Tribunale di Verona un motivato Decreto di ARCHIVIAZIONE per insussistenza del fatto addebitatogli.
IVANO FANINI ha battuto MARIO CIPOLLINI . Ma , soddisfazione processuale a parte, quanta amarezza in questo risultato . Alla fine dei conti , una "vittoria" chiara e inequivoca, ma che lascia l'amaro in bocca. Aver dovuto affrontare la "pena" del...subire un processo, per dimostrare non solo e non tanto la propria assoluta innocenza , ma per ribadire , quasi che potessero cancellarsi anni di affetto ed amicizia, che MARIO CIPOLLINI ha ancora, e nonostante tutto, un posto privilegiato nel suo vecchio cuore. Quel ragazzino, cresciuto al Ciclismo , rimane IL SU FIGLIOLO.