Michela Fanini: il ricordo a 24 anni dalla scomparsa

Impossibile dimenticarsi di Michela Fanini

Michela e papà Brunello
Michela e papà Brunello

Sono passati 24 anni dalla tragica scomparsa di Michela Fanini (23 marzo 1973 - 26 ottobre 1994) ma il ricordo della campionessa di ciclismo è ancora vivo nella mente degli amici e di tutti quelli che amano questo sport.

Michela ci lasciò in seguito ad un incidente stradale quando aveva appena compiuto 21 anni.

Ventuno primavere che, tuttavia, non le avevano impedito di vincere tutto o quasi in campo sportivo e di farsi apprezzare dalla gente per la sua giovialità e generosità; quella stessa generosità che la portò così giovane ad iscriversi all'Aido e a ridare speranza ad alcuni ragazzi in difficoltà grazie alla donazione dei suoi organi.

In bici Michela si era già aggiudicata un Giro d' Italia, la medaglia di bronzo nella cronometro a squadre ai Mondiali di Norvegia, un Campionato Italiano e quattro tappe al Tour de France dove conquistò anche la maglia di leader della classifica a punti.

I genitori Giulietta e Brunello, i fratelli Daniela e Piero, i parenti e gli amici si ritroveranno venerdì prossimo (ore 08.00) alla Chiesa della Madonnina di Lunata per una semplice ma sentita cerimonia.

Michela Fanini nei cuori di tutti come dimostrano le numerose attestazioni di affetto e le intitolazioni di piazze e strade un po' in tutta Italia: la pista ciclabile lungo viale Castruccio Castracani a Lucca, la piazza centrale di Segromigno Piano (Lu), quella di Paganico (Grosseto) e di Campi Bisenzio (Firenze), una pista ciclabile a Lunata (Lu), a Torre del Lago e a Cervia (Ravenna), il ciclodromo a Vaiano di Prato e le vie a Mozambano (Mantova) e a Crocetta del Montello (Treviso).

Inoltre, in Aquitania (sud-ovest della Francia), nella piccola ma accogliente (e frequentatissima) cappella dedicata ai ciclisti che hanno fatto la storia di questa disciplina (la “Notre-Dame Des Cyclistes”) c'è una foto di Michela posta proprio all'ingresso del Santuario a far da ala ad una statuetta della Vergine insieme al famoso passaggio della borraccia fra Coppi e Bartali.

Il tutto senza dimenticare che una maglia della campionessa lucchese si trova nel Museo del Ciclismo del Ghisallo (Como), insieme agli immortali Coppi, Bartali, Pantani.

A lei è stata dedicata la squadra di professioniste (la “Michela Fanini”) e il Giro della Toscana Internazionale Femminile organizzato proprio in suo onore da papà Brunello.

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