A Chiesina Uzzanese entusiasmo alle stelle con la festa finale del Progetto 'Scuola e Sport'
Chiesina Uzzanese
Una bellissima giornata di sole ha fatto da cornice ad una delle più importanti iniziative a livello scolastico che l’Amministrazione comunale di Chiesina Uzzanese e l’istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani hanno organizzato quest’anno.
Stiamo parlando della conclusione del Progetto Ludico Motorio Polisportivo “Scuola e Sport”, che grazie all’impegno profuso da tutto il team organizzativo composto dal responsabile del progetto Dott. Marco Teglia, dal Vicesindaco Fabio Berti e dagli Assessori Federica Di Pasquale e Lorenzo Vignali, è risultato un vero successo! L’iniziativa appena conclusasi ha visto l’esibizione degli alunni nelle varie discipline sportive praticate durante l’anno scolastico.
Questo importante progetto, oltre ad aiutare i ragazzi ad ottenere sviluppi concreti dal punto di vista della formazione, li porta a conoscere e praticare le diverse realtà sportive presenti sul territorio consentendo loro di scegliere consapevolmente la disciplina loro più affine.
Il Progetto ha coinvolto tutte le classi delle scuole Primarie dell’Istituto chiesinese con quattro diverse discipline sportive - calcio, pallacanestro, pallavolo e tiro a segno – per un totale di circa quattrocento alunni.
Assente nell’occasione per un precedente impegno, un particolare ringraziamento va al Sindaco Marco Borgioli, che assieme alla sua Giunta ha reso possibile la continuazione del progetto malgrado i tagli della Regione in questo settore e il venir meno dell’interesse da parte del Coni Provinciale ormai ridotto a Delegazione, con gravi ripercussioni per tutto lo sport locale.
Ma ritorniamo alla manifestazione, dove per allietare la particolare mattinata, il team organizzativo ha voluto premiare ogni singolo alunno con una medaglia ricordo. Durante la premiazione sia il Vicesindaco che il resto del team hanno espresso parole di elogio verso insegnanti e istruttori, veri protagonisti di questa riuscitissima manifestazione.
Fonte: Gino Perondi
