Petteway mostruoso, Trento si arrende sotto le sue bombe

Torna alla vittoria la The Flexx. 84-78 sulla squadra di Buscaglia

Tim Pettaway, prestazione monstre con 43 punti e 10/14 da 3
Tim Pettaway, prestazione monstre con 43 punti e 10/14 da 3

Pistoia

Dopo l'ultima sconfitta casalinga contro Sassari, sul banco degli imputati sembrava esserci posto per un solo giocatore: Terran Petteway. L'americano sembrava un giocatore totalmente fuori dal contesto pistoiese, le accuse non si limitavano solo allo scarso rendimento offensivo ma anche a una partecipazione passiva allo stile e ai ritmi imposti da Vincenzo Esposito.

L'infortunio e il seguente taglio di Corey Hawkins ha permesso a Petteway di poter rispondere sul campo alle critiche ricevute nei giorni seguenti, mettendo in piedi una prestazione mostruosa per i canoni del campionato italiano: 43 punti con 10/14 dalla lunga distanza.

Non può essere che lui il vero protagonista della vittoria della The Flexx sulla Dolomiti Energia al termine di una partita che non ha mai avuto un padrone nè un calo di ritmo, come dimostra il protrarsi della partita per un tempo supplementare.

La squadra di Esposito, nel giorno del debutto di Chris Roberts, si è aggrappata alle spalle del prodotto di Nebraska, che nel secondo tempo, tripla dopo tripla, ha risvegliato un palazzetto completamente ammorbato da una gara nervosa dettata dall'imprecisione di entrambi gli attacchi, troppo interessati a velocizzare l'azione il prima possibile per sopperire a una - momentanea - assenza del giocatore. Cui affidare i possessi preziosi. Il primo tempo (33-36) si può riassumere anche su due statistiche: i 29 rimbalzi di Trento contro i soli 8 di Pistoia (divario notevole se si considera che i biancorossi guidavano la classifica nella specialità prima di questa partita) e lo 0/6 dei trentini nelle conclusioni dalla lunga.

Al rientro dagli spogliatoi il canovaccio non cambia, le due compagini cercano di attaccare nei primi secondi dell’azione, e tra i trentini Craft è un maestro nel far correre la palla. Dal nulla inizia lo show di Petteway, che trova la mattonella in posizione di ala sinistra con cui trova tre triple una dietro l’altra, intervallata solo dal primo “gol” della Dolomiti da dietro la linea dei 6,75 ad opera di Flaccadori. L’aggiustamento di Buscaglia arriva in ritardo e così l’americano ha la possibilità di provare quello che nel suo paese di origine chiamano heat check, ovvero una conclusione simile ma in situazione meno agevole per capire quanto è calda la mano - e l’heat check dà esito positivo. Segue una bomba dal lato destro in uscita dal blocco e una in punta sfruttando un mismatch con Hogue: 6 triple, 18 punti in neanche 10 minuti di gioco che lanciano Pistoia sul +12 (53-41). In questa sassaiola non si considera però che dall’altro lato del campo il giovane Flaccadori si sta prendendo sulle esili spalle l’attacco di Trento, e con l’aiuto di un Craft chirurgico difensivamente riescono a ridurre lo strappo in poco tempo, chiudendo un terzo quarto dalle forte emozioni sul 55-52.

Nell’ultimo quarto i due allenatori provano a varare quintetti sempre più piccoli sfruttando esterni come Lighty, Roberts e Petteway nel ruolo di 4, ma proprio quest’ultimo riprende subito il discorso lasciato in sospeso nel terzo quarto piazzando subito una tripla in transizione veloce, mentre gli ospiti cercano di tenersi a contatto con un inedito Craft nel ruolo di scorer ben coadiuvato dalla ferocia sotto i tabelloni di Dustin Hogue. Pistoia cerca l’allungo ma trova sempre la risposta avversaria e nell’ultimo minuto, con la nona tripla di Petteway che vale il +4 sembra porre fine ai giochi ma ancora Craft ruba dalla rimessa dal fondo e consegna a Flaccadori la palla per tornare a una sola lunghezza e nel carosello in lunetta si inceppano sia Lombardi che Roberts, a segno con un tiro libero ciascuno nei secondi finali per il 73-70. A 8 secondi dalla fine Trento ha l’ultimo possesso dalla linea di fondo affidato a Diego Flaccadori, che si mangia tutto il campo salvo poi perdere la maniglia al momento del tiro, solo che il pallone finisce nelle mani di Filippo Baldi Rossi che con la sirena pronta a suonare scocca il tiro. Corto. Fischio. 3 tiri liberi. Fallo di Cournooh sulla preghiera del lungo italiano, che dalla lunetta è glaciale e manda tutti al supplementare sul 73 pari.

Il pubblico del PalaCarrara, dopo la grossa beffa, cerca di non darsi vinto e al rientro per il prolungamento fa sentire la propria voce, cercando di caricare i suoi ragazzi. E a questo invito non può che rispondere Terran Petteway e la sua decima bomba per inaugurare l’extra-time. Flaccadori risponde colpo su colpo ma Trento ha poche idee in attacco e non riesce più a correre come vorrebbe, mentre Pistoia trova jolly nelle situazioni più disparate, come la tripla allo scadere dei 24 secondi che Moore segna per l’81-77. Timeout di Buscaglia che però non riesce a dare l’effetto desiderato e Boothe dall’angolo, su perfetta imbeccata di Moore, chiude la gara sul punteggio di 84-78

Una partita nata brutta e risorta sugli episodi, una sudata per gli uomini di Esposito che li aiuterà a recuperare le delusioni sofferte a livello fisico e morale nell’ultimo mese. Con il morale recuperato ora dovranno affrontare la dura trasferta di Capo d’Orlando, particolarmente in forma nelle ultime giornate, prima di tornare tra le mura amiche per sfidare la Fiat Torino.

THE FLEXX PISTOIA              84
DOLOMITI ENERGIA TRENTO 78

Parziali: 13-14, 20-22, 22-16, 18-21, 11-5

The Flexx Pistoia: Cournooh 5, Petteway 43 (7 rimbalzi), Antonutti, Solazzi, Lombardi 7, Di Pizzo, Crosariol 6, Roberts 8, Moore 6 (5 assist), Boothe 9.

Dolomiti Energia Trento: Craft 11, Jefferson 8, Baldi Rossi 9 (9 rimbalzi), Moraschini 2, Forray 6, Flaccadori 22, Gomes 2, Hogue 10, Lighty 8 (6 assist), Lechtaler.

Il film della partita dalle foto del nostro Daniele Lenzi

 

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