Sabatini, 10 anni di ciclismo professionistico

Intervista a Fabio Sabatini

Nella foto Fabio Sabatini
Nella foto Fabio Sabatini

Monsummano Terme

Intervista: Sabatini, 10 anni di ciclismo professionistico.

Fabio Sabatini, ciclista professionista nato a Pescia il 18 febbraio 1985, ha gareggiato nel 2015 per il team Etixx-Quick Step. Passato nel mondo professionistico nel 2006, si appresta ad affrontare la sua 11° stagione nella massima categoria.

Fabio, come e perché ti sei avvicinato a questo sport?
R: E’ stato mio padre(Loretto) a trasmettermi la sua passione, anche lui ha corso in bici fino alla categoria dilettanti.

Quali erano i tuoi idoli sportivi da bambino?
R: Senza dubbio Michele Bartoli con il quale adesso ho anche un legame d’amicizia e poi come non posso dire il grande Mario Cipollini.

La tua prima vittoria.
R: la ricordo ancora, categoria G1 avevo 6 anni ed ero al debutto assoluto, vestivo la maglia del Circolo ricreativo Cintolese, fu una vera gioia per me e per la mia famiglia.

e la più bella?
R: Sono molte, specie nelle categorie inferiori. Da professionista sono state le cronosquadre, in special modo quella al giro d’Italia nel 2010 da Saviglano a Cuneo di 33 km,  contribuì poi alla vittoria finale conseguita del mio allora compagno di casacca Ivan Basso. Ora che penso bene non posso dimenticare, perché hanno un fascino particolare le vittorie ottenute vestendo la maglia azzurra sempre da dilettante.

Se non fossi un ciclista, cosa saresti?
R: Senza ombra di dubbio “cacciatore” mi piace la caccia !!!

Le tue caratteristiche.
R: Sono veloce, faccio parte del cosiddetto treno, facendo da ultimo uomo, nel tirare le volate di gruppo a velocisti di fama mondiale come Mark Cavendish, mio attuale compagno di squadra, che però cambierà sodalizio nel 2016.

Chi sono i tuoi compagni di allenamento? E quali sono i luoghi dove prediligi metterti alla prova.
R: Manuele Mori di Empoli e poi altri ragazzi sempre della valdinievole. Come percorsi mi piace molto fare durante le uscite quotidiane la salita di Montevettolini, la salita che da Montecatini Terme si inerpica  verso Marliana/Goraiolo; poi abitando nel Principato di Monaco anche le strade sia lungo mare che nell’entroterra monegasco.

Quanti km in media fai in una stagione tra allenamenti e gare?
R: Dai 35.000 ai 40.000 km annui, molto dipende da quanti grandi giri a tappe disputi, se fai due giri sono circa 4000 km ciascuno e ciò influisce molto.

Quale corsa in linea ti affascina di più?
R: Senza ombra di dubbio il Giro delle Fiandre ( Ronde van Vlaanderen)  una cosiddetta classica monumento, che si svolge nelle Fiandre in Belgio, e dove una volta sono riuscito ad arrivare anche davanti.

E quale corsa a tappe?
R: Sicuramente il Tour de France che ho disputato per quattro volte. Poi per la cronaca il giro d’Italia di quest’anno è stato il mio 13° grande giro disputato.

Il tuo capitano più esigente.
R: Mark Cavendish.

Programmi per il 2016 ?
R: Per il momento non abbiamo ancora stilato un programma, debutterò sicuramente nel mese di febbraio, farò un programma ricalcando le scelte di Marcel Kittel, mio nuovo compagno/capitano per il 2016; un programma di avvicinamento per le classiche di inizio stagione e poi soprattutto sarà fondamentale il Tour de France, vedo un po’ più difficile la partecipazione al giro d’Italia. Magari o fare le prime tappe del giro d’Italia o andare a disputare oltre oceano il giro della California, comunque è ancora presto per decidere questo.

Grazie a Fabio ed in bocca al lupo per la stagione 2016.
R: grazie a voi, un saluto a tutti i tifosi dello sport a due ruote ed anche a tutti i vostri followers e un buon lavoro a voi tutti di valdinevolesport.

Roberto Francini

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