Cummings vince a Pontedera

È il primo leader del Giro della Toscana

L'arrivo a Pontedera - BettiniPhoto
L'arrivo a Pontedera - BettiniPhoto

Finale a sorpresa nella prima tappa del Giro della Toscana dove l’epilogo non è una volata di gruppo tra i velocisti, ma uno sprint ristretto tra quattro coraggiosi che hanno sorpreso il gruppo negli ultimi 40 chilometri di gara. Vince il bi-campione britannico Stephen Cummings (Dimension Data) che, dopo aver dato un grosso contributo alla buona riuscita dell’attacco, ha preceduto i compagni di fuga Egan Bernal, colombiano della Androni Sidermec, Frederik Backaert, belga della Wanty - Groupe Gobert e Vincenzo Nibali (Bahrain Merida). Pur concludendo quarto il siciliano ha scaldato gli animi del numeroso pubblico presente al traguardo. 

Partenza e arrivo a Pontedera (Pisa), da percorrere 181,800 km. Prima tre giri di un circuito a largo raggio di 54,4 km e poi tre tornate di un circuito finale di soli 7,7 km disegnato nel territorio cittadino di Pontedera. Prima del via applausi e occhi puntati soprattutto su Vincenzo Nibali. 

Dopo vari scatti e contro scatti al km 8 nasce l’azione più importante della giornata: evadono quattro corridori. Si tratta di Roy Goldstein (Israel Cycling Academy), Josu Zabala Lopez (Caja Rural), Maximilian Kuen (Tirol Cycling Team) e Michele Scartezzini (Sangemini – MG. Kvis). Al primo passaggio sotto il traguardo di Pontedera il vantaggio dei battistrada sul gruppo è di 2’40”. Poco prima del km 100 di gara perde contatto dalla testa della corsa l’israeliano Goldstein e al nuovo passaggio dalla linea d’arrivo rimangono in tre a condurre con il gruppo che ha ormai ridotto il divario a meno di un minuto. 

Al km 128 Alessandro Tonelli (Bardiani CSF) esce all’inseguimento, poi ci provano anche Iuri Filosi (Nippo Fantini), Ilia Koshevoy (Wilier Selle Italia) e Fausto Masnada (Androni Sidermec), ma a circa 40 chilometri dalla conclusione il gruppo torna completamente compatto. Allora, in un tratto in salita, partono all’attacco altri quattro corridori: l’italiano Nibali (Bahrain Merida) ed il colombiano Egan Bernal (Androni Sidermec) seguiti dal belga Frederik Backaert (Wanty - Groupe Gobert) e dal Campione di Gran Bretagna (strada e cronometro) Stephen Cummings (Dimension Data). Quando passano sotto il traguardo e cominciano il primo dei tre giri piccoli finali, i quattro battistrada hanno 19 secondi di vantaggio sul gruppo. Si capisce quasi subito, visto il piglio con cui pedalano, che può essere l’azione che sconvolge i piani di molte squadre. E infatti alla fine del primo giro piccolo passano dal cartello conta giri con 44 secondi di vantaggio, scesi a 34 al suono della campana. Resistono davanti anche all’ultima tornata e in quattro arrivano a sprintare sul traguardo di via De Gasperi a Pontedera. 

Vince Cummings su Bernal, Backaert e quarto Nibali. A 12” la volata del gruppo principale, regolato per la quinta posizione da Sonny Colbrelli. Cummings ha indossato sia la maglia di leader del Giro della Toscana che quella di leader della challenge Memorial Alfredo Martini che comprende anche la Coppa Sabatini di giovedì. Egan Bernal ha indossato la maglia di miglior giovane della corsa.  Domani seconda tappa di 164,200 km con partenza da Lajatico (Teatro del Silenzio) alle 11,40 e arrivo a Volterra in piazza dei Priori intorno alle 15,30. Percorso praticamente in linea con la corsa che punterà anche verso la provincia di Livorno costeggiando il mar Tirreno per poi nel finale affrontare due volte la salita di Volterra, un primo assalto dal versante di Saline di Volterra – La Bacchettona, il secondo, quello dell’arrivo, da Molino d’Era – San Cipriano.

 

LE DICHIARAZIONI:

Il vincitore Stephen Cummings ha dichiarato: “Abbiamo collaborato molto bene, in fuga eravamo quattro ottimi corridori e ognuno ha fatto la sua parte per provare a portare a termine questo attacco. Sono molto contento per questa vittoria perché negli ultimi mesi, dopo l'infortunio, le cose non sono andate benissimo e avevo proprio bisogno di vincere per la mia testa e anche per la squadra in modo da concludere bene questa stagione”.  Una sorta di rivincita per il britannico che non ha digerito l’esclusione da parte della sua Nazionale dal Mondiale di Bergen, accusando in particolare il selezionatore Dave Brailsford: “Lui essendo già manager del Team Sky non avrebbe dovuto assumere la carica di commissario tecnico della Gran Bretagna. Tra l’altro da lunedì non lo è più. Quest’anno dopo l’infortunio sono rientrato e ho vinto entrambi i titoli nazionali e in questi anni ho conquistato tappe al Tour, alla Tirreno-Adriatico e al Giro del Delfinato. Credo che un posto al Mondiale 2017 l’avrei meritato e io volevo esserci soprattutto per la prova in linea. L’ho guardato in TV purtroppo e ho pianto”.  Si consola con la vittoria di oggi: “È stata una gara bellissima oggi, aperta a tutti e devo dire decisamente più dura di quello che poteva sembrare sulla carta. Io tra l’altro vivo qui vicino, a Quarrata, in provincia di Pistoia, qui ho fatto la scuola di ciclismo e non posso che essere contento di questo successo in Toscana. Domani proverò ancora ad essere protagonista”. 

Soddisfatto anche il secondo classificato Egan Bernal: “Siamo riusciti ad allungare in salita e poi ho collaborato in pianura e ho provato a fare la volata. Sono molto contento di questo piazzamento oggi sicuramente inatteso. Domani ci sarà più salita e vedremo se riuscirò ad essere ancora protagonista”, ha concluso il giovane colombiano. 

Il terzo classifica Frederik Backaert ha detto: “Ho colto l’occasione di entrare in questo gruppetto e ho subito capito che poteva essere un’azione buona e sono molto contento di questo piazzamento che arricchisce una stagione che per me è stata molto positiva”.

Comunicato stampa

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