Amore & Vita messaggio condiviso dal santo padre Wojtyla

Il Santo Padre Giovanni Paolo con Fanini e Merckx
Il Santo Padre Giovanni Paolo con Fanini e Merckx

«La Vita è un dono sacro» afferma Ivano Fanini, tra l'altro anche fondatore e presidente della celeberrima squadra ciclistica Amore & Vita.

In questa intervista che gentilmente ci ha rilasciato, ripercorre alcune tappe importanti della sua straordinaria carriera nel mondo del ciclismo.

 

Per quale ragione ha denominato la sua squadra ciclistica “Amore e Vita”?

«Fin dal giorno della fondazione, nel lontano 1948, la squadra (oggi la più vecchia e storica al mondo) si era sempre chiamata G.S. Fanini ma nel 1989, per la precisione nel corso della presentazione delle due squadre professionistiche che avevo all’epoca (Fanini – Pepsi e Fanini – Polli) che come consuetudine ogni anno facevamo in Vaticano, parlando con l’oggi Santo Giovanni Paolo II, ci venne l’idea di inserire sulle maglie un messaggio di sensibilizzazione sull’aborto. E così venne scritto “No All’Aborto” (sulla maglia della Fanini - Pepsi) e “DIO ti Ama” (su quella della Fanini - Polli). Però il messaggio di “No all’Aborto” scatenò una vera e propria rivoluzione con tanto di manifestanti femministe che tentarono di fermarci in Piazza Duomo a Milano alla partenza della gara Milano-Vignola, aggredendoci anche fisicamente con tanto di vernice spray sulle maglie dei nostri atleti e sulle ammiraglie, coprendo di rosso la scritta “No all’Aborto”. Da quell’evento in poi, sempre insieme a Papa Wojtyla, decidemmo di modificare il messaggio e di renderlo più globale e quindi nacque AMORE E VITA. Quest’anno è il 30° anniversario del messaggio. 30 anni consecutivi con queste splendide parole sulla nostra maglia con immenso orgoglio, parole che sono sempre state apprezzate e condivise anche dai nostri sponsor che accettavano il fatto di posizionarsi al di sotto di esse proprio perché che condividevano gli ideali. Proprio come stanno facendo dal 2018 la Prodir e la Premec, aziende Svizzere leader al mondo nella produzione di penne personalizzate, che con soddisfazione abbinano il proprio nome al messaggio di Amore e Vita, proprio perché, come dicevo pocanzi, il titolare Giorgio Pagani ne apprezza il valore. E speriamo che continui ad aiutarci anche in futuro, così da divulgare sempre di più il messaggio, come è stato fatto in questi 30 anni».

 

Quante volte san Giovanni Paolo II lo ha ricevuto in udienza con squadra ciclistica e lo staff dirigenziale?

«Ho avuto la grande fortuna ed il privilegio di essere stato ricevuto prima da San Paolo VI. Quella fu la prima volta che incontravo personalmente un Papa. Poi con San Giovanni Paolo II è stato un rapporto davvero molto intenso e profondo, basti pensare che ci ha ricevuti per ben 25 anni consecutivi. E negli incontri presentavamo al Papa i nostri atleti, le maglie, mostravamo le nuove biciclette e ascoltavamo entusiasti i suoi preziosissimi consigli. Oltre ad essere il nostro Papa era un vero e proprio idolo per noi e anche chi non era un vero cattolico praticante, quando arrivava al suo cospetto sentiva inevitabilmente qualcosa cambiare dentro e dopo quell’esperienza non potevi essere più lo stesso. Lui riusciva a cambiarti in meglio. Poi era il socio onorario n. 1 della squadra e co-fondatore del messaggio, quindi puoi immaginare quanto stretto ed unico fosse davvero il nostro rapporto».

 

Cosa la spinge maggiormente a sostenere il dono della vita?

«La Vita è un dono sacro. Il più prezioso che ogni essere umano possa avere e viverla rispettando i 10 Comandamenti di Dio sia la cosa più bella ed appagante del mondo».

 

Quali spiegazioni fornisce a coloro che tendono ad ostacolare la sua tesi antiabortista?

Io dico soltanto che per me abortire equivale ad uccidere ed uccidere è peccato mortale. Lo giustificherei solo in casi davvero estremi, ovvero in caso di stupro o di feti con malformazioni o altri problemi di salute gravissimi, per tutto il resto, personalmente non lo posso accettare. Esistono tante precauzioni, quindi meglio pensarci prima che compiere un gesto così abominevole dopo. Comunque, per fortuna ad oggi gli aborti in Italia sono in netto calo e solo Svizzera e Germania hanno un tasso inferiore al nostro. Ciò significa due cose: che si fa più attenzione e scelte migliori e che ancora si può migliorare, facendo scendere ancora di più questa percentuale».

 

Cosa, invece, desidera raccomandare a coloro che vogliono interrompere una gravidanza?

«Gli direi che la pratica dell’aborto non è una cosa normale, dato che la Vita, lo ripeto, è il bene più prezioso che Dio ci ha donato.

 

Perchè ha scelto santa Gemma Galgani come protettrice della sua squadra ciclistica “Amore & Vita”?

«Perché è nata qui, vicino a noi e noi la sentiamo davvero vicina. E a chi non ha fede dico di andare a leggere la sua storia e di pregarla, perché lei esaudirà».

 

Come intende proseguire la sua lotta all'aborto attraverso il ciclismo?

«La lotta all’aborto attraverso il nome della nostra squadra continua comunque. Corriamo in tutto il mondo e veniamo apprezzati perché tutti conoscono la nostra storia ed i nostri ideali, non solo quelli contro l’aborto ma anche quelli contro il doping. Le parole Amore e Vita sono senza ombra di dubbio le più belle e significative al mondo e lo sono in qualunque lingua o credenza. Quindi speriamo che tutti le mettano in pratica».

 

Carlo Pellegrini (Toscanoggi del 17 marzo 2019)

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