Redi Halilaj trionfa in Eritrea

L’azzurro Danilo Celano protagonista al Tour of the Alps

Celano, Ficara e Halilaj
Celano, Ficara e Halilaj

CHE SODDISFAZIONE Tutto molto bello, a dimostrazione di uno spettacolare periodo di forma generale degli atleti di Amore & Vita – Selle SMP – Fondriest. Tre vittorie in dodici giorni e piazzamenti importantissimi come quelli di Celano al Tour of the Alps proiettano il team diretto da Frassi e Giorgini verso un futuro ancora ricco di soddisfazioni in previsione dei prossimi impegni in Svizzera e Francia.

ERITREA Dalle caldissime e sabbiose strade africane arriva il terzo successo stagionale per i colori di A&V. Dopo la vittoria di Pierpaolo Ficara ed i piazzamenti di Marco Bernardinetti, questa volta è Redi Halilaj a salire sul gradino più alto del podio. E lo fa con un eccezionale prova di forza nella quarta tappa del Tour of Eritrea, che lo aveva già visto arrivare terzo nella frazione precedente conclusasi allo sprint. Questa volta gli uomini di Francesco Frassi non hanno atteso la volata ma hanno attaccato sin dai primi chilometri cercando di far saltare il banco di una corsa difficilissima da gestire a causa del caldo, del vento e dall’altura (l’altitudine media va infatti dai 1800 a 2700 m). Alla fine l’attacco di Halilaj ha fatto la differenza ed il passista scalatore albanese ma bergamasco d’adozione da ormai moltissimi anni, riusciva a tagliare il traguardo in perfetta solitaria.

«Forse si potrà credere che correre qui sia semplice – spiega Frassi – ed invece è il contrario. dal punto di vista climatico è difficilissimo. Più caldo, più vento e molta più sabbia di quella che avevamo incontrato ai mondiali in Qatar. Inoltre è una guerra, tutti ci corrono contro e quando hai settanta corridori addosso non è semplice muoversi. Poi su questi percorsi e con l’altura a cui noi non siamo abituati, non è davvero cosa semplice. Ci sono alcuni atleti eritrei proprio forti che meriterebbero un opportunità anche in Europa e per batterli abbiamo dovuto dare il massimo. Comunque, sono felice per Redi, un ragazzo serio, umile e pieno di talento che si merita questa gioia. Per il resto non potremmo essere più soddisfatti di così – prosegue – tre vittorie in pochi giorni e le performace di Celano in Trentino, dimostrano che siamo una grande squadra e che attraversiamo un ottimo periodo di forma. Adesso ci aspettano ancora due corse qui in Eritrea e poi il GP Lugano ed un paio di gare a tappe in Francia, speriamo che la condizione dei ragazzi resti questa perché vogliamo vincere ancora».

TOUR OF THE ALPS Danilo Celano tra i più forti scalatori al mondo. Dodicesimo nella 1° tappa, 7° nella frazione regina, 8° nell’ultima e 8° in classifica generale. Ma quello che ha impressionato di più sono state le sue azioni in salita, dove rimaneva sempre con i più forti scalatori al mondo che a breve si giocheranno il Giro d’Italia.

Per tanti una sorpresa, molti dubitano di lui, non Fanini. «Danilo è uno degli scalatori più forti d’Italia e del mondo – commenta Cristian Fanini -  ha ancora tanto da dimostrare ma la stagione è ancora lunga e arriveranno tante conferme. Intanto ci godiamo questo momento, inclusi i successi di Ficara ed Halialj puntando dritto come ha anticipato Frassi, ai prossimi appuntamenti».

SCARPONI In tutto questo però non si può fare a meno di ricordare Michele Scarponi che sabato mattina ci ha lasciati. «La gioia si trasforma in un attimo in profonda tristezza. E la storia di Michele ce lo insegna purtroppo. Fino a ieri a dare battaglia, a vincere e a pensare ad un Giro d’Italia che l’avrebbe sicuramente visto protagonista e dopo poche ore tutto questo. Non ha senso, non c’è una logica. E’ un dolore che non si può spiegare. Io, la mia famiglia e tutto il team Amore & Vita – Selle SMP Fondriest siamo vicini ai cari di Michele. Ripeto, non ci sono parole per spiegare o per dare un senso a questo immenso dolore. Correremo in segno di lutto, cercando di vincere in sua memoria. Non serve a niente, lo so, ma è il minimo per ricordare una persona straordinaria ed un grande campione quale era Michele» conclude Fanini.

Comunicato stampa

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