Playoff Serie C/M: Montebianco, sfuma il sogno.

La squadra di Francesconi illude (0-2), ma Firenze rimonta e va in finale (3-2)

Montebianco Volley Serie C/M
Montebianco Volley Serie C/M

E’ la gara che vale una stagione, ci si gioca il tutto per tutto. Il Montebianco Volley di Andrea Francesconi si dirige presso il “PalaMattioli” di Firenze per tentare la remuntada. In gara due della semifinale playoff di Serie C, insieme al calore della solita nutrita pattuglia di sostenitori, i bianconeri tentano l’impossibile: non si potrebbe definire altrimenti, perché bisogna ribaltare il secco 1-3 rimediato quattro giorni prima a Pieve a Nievole. Una gara, quella della “Fanciullacci”, messasi presto in discesa per la compagine del capoluogo toscano; ripida e tortuosa, invece, la strada che deve percorrere la truppa di Francesconi per cercare di vedere spalancate le porte della finalissima. Ma la squadra del presidente Severi deve provarci con grande spirito battagliero, sia pure in campo avverso e contro un Firenze Volley, rivale di sempre, che più volte ha dimostrato di essere team di altissimo blasone. Sestetti identici alla prima sfida su entrambi i fronti: Firenze con Barbera-Di Benedetto, Onori-Coletti, Magnini-Cena, Cotroneo; Pieve schiera Pianigiani-Fattorini, Magni-Menichetti, Francesconi-Lombardi, Pasquetti. Primo set in cui è la squadra di casa che parte meglio (4-2), sfruttando qualche imprecisione nel gioco avversario, tenendo le due lunghezze di vantaggio con Di Benedetto da seconda linea (7-5/8-6), quindi arrotondando con il muro di Onori su Fattorini e l’out di Francesconi (10-6): time out Pieve. Sembra la brutta copia degli ultimi due set di Pieve a Nievole, con poco mordente da parte degli ospiti, ed un Firenze che continua a spadroneggiare con Cena, 11-6 (nonostante le grandi difese di Fattorini su Di Benedetto) ed il punto-difesa di Cotroneo sulla bordata dal centro di Menichetti: il secondo time out di Francesconi arriva successivamente all’attacco di Cena, sporcato dal muro pievarino (14-6). Lo spartito di questa frazione deve pur cambiare e qualcosa, in tal senso, si comincia a vedere dopo il 16-9 gigliato: Lombardi è bravo a mettere a terra un pallone scomodo (17-10), poi va al servizio. E’ il turno del veterano numero 12 pievarino a rendere sempre più farraginosa la ricostruzione di Firenze, con Barbera che deve muoversi a più riprese e giocare con palla staccata da rete: la difesa ospite è ben piazzata, quindi capitalizza in contrattacco con Fattorini prima, Francesconi dopo (18-12). Il coach-giocatore si ripete un paio di minuti più tardi sparando addosso a Cotroneo, che nulla può, 18-14: time out Saccardi. Magni griffa in pallonetto e l’allenatore fiorentino ricorre al consueto cambio di diagonale: dentro Corti e Catalano per Barbera e Di Benedetto. Ma è poco felice l’impatto del palleggiatore ex Prato: Coletti mette out e poi non si intende con il suo numero 5. Rapace è Francesconi ad approfittarne con la frustata del 18-19, valevole l’incredibile sorpasso pievarino. Torna la diagonale titolare nella squadra di casa (Barbera-Di Benedetto), ma Pieve tiene botta con il mani out di Francesconi (18-20), decisivo con il muro vincente su Di Benedetto (19-21). L’opposto numero 15 gigliato comunque va regolarmente a segno nelle successive due occasioni (20-21/21-22): in questo frangente lascia il campo per infortunio l’esperto Cotroneo ed entra in seconda linea il giovane Prosperi Turri, qualche giorno prima laureatosi al secondo posto nel regionale con l’U 18 e che sarà uno tra gli eccellenti protagonisti della serata. Menichetti risponde presente, perciò Francesconi esce per giocare la carta Carrai dai nove metri. Il fendente mancino dell’ex Cascine è diretto proprio ad un Prosperi in difficoltà, ma Pieve non ne approfitta, con Fattorini cancellato da Onori (22-23). Quest’ultimo, però, serve un assist all’avversario con l’errore dai nove metri (22-24). Di Benedetto non sbaglia in prima linea ed il suo servizio viene ben arginato da Pasquetti in tuffo: Pianigiani smarca Magni, il quale non fallisce con il primo tempo del tiratissimo 23-25, arrivato dopo una rimonta sensazionale da parte del clan valdinievolino. E’ l’episodio che può cambiare interamente, o quasi, la storia di questo doppio confronto. Così sembra nel secondo set, perché il Montebianco parte alla grande con un paio di contrattacchi di Lombardi (0-4). Saccardi rinuncia al roccioso Onori, inserendo capitan Gristina. Ma tutto funziona a meraviglia negli ingranaggi bianconeri grazie ad un cambio palla senza sbavature: Lombardi (2-5), Fattorini da seconda linea (3-7) ed il muro di Menichetti su Cena (5-10) scaldano i cuori di un pubblico ospite che torna fortemente a crederci. Saccardi toglie lo stesso Cena, gettando nella mischia Bandinelli. Fattorini fucila in parallela (6-12), l’out di Magni (9-13) convince Francesconi a sospendere un attimo. Giusto il tempo per ritrovare la retta via, infatti è proprio capitan Magni a dire no a Di Benedetto (9-15), così come farà Pianigiani ai danni dell’ex compagno Bandinelli (10-16). Out Coletti (11-18), dentro Catalano per Di Benedetto. Menichetti annienta Bandinelli (11-19). Saccardi capisce che ormai il set è irrimediabilmente compromesso e lascia spazio a Salvini e Corti. Francesconi crea i presupposti per il raddoppio (15-23), che arriva puntuale dopo l’infrazione in palleggio di Corti: 15-25. Conto set perfettamente in parità: a Pieve ne basta uno per l’impresa, mentre Firenze deve scacciare l’incubo di una beffa clamorosa. A far rumore, ora, sono solo i supporters della Valdinievole. Saccardi, in questa serata coadiuvato da Carlo Maria Mitti, spera nell’ausilio della panchina: dentro dall’inizio del terzo set Catalano in diagonale con Barbera, Gristina insieme al confermato Onori, Bandinelli (per Magnini) con Cena, Prosperi (quest’ultimo cambio obbligato). Sale alla ribalta proprio l’opposto numero 9 ex Volley Prato, Andrea Catalano, il cui turno dai nove metri provoca danni ingenti nella metà campo ospite: ace del 4-1 e favorendo i due muri di fila di Coletti, oltre al contrattacco in pallonetto dello stesso opposto di scorta di Saccardi: 8-1. Entra Del Testa per Lombardi, ma è il solito Catalano a rappresentare l’ancora di salvezza dei suoi, attaccando sulle mani alte del muro (10-2). Torna Lombardi per Del Testa, ma il gioco bianconero non decolla mai ed è Catalano, sempre lui, a stuzzicare le mani di Menichetti per il 14-6 gigliato. Lombardi sull’asta (17-9), Catalano e Coletti a segno, mentre Francesconi chiede il secondo tempo discrezionale sull’out di Fattorini: 20-10. Ultimi scambi della frazione ormai in mano a Firenze: Catalano con la parallela del 22-11 e chiusura Cena per il 25-11 che costringe Pieve a cercare il set di spareggio. Ci si attende un impatto di fuoco dei valdinievolini nel quarto, ma così non è, anzi è sempre Firenze a sfruttare i numeri dai nove metri di un Catalano indiavolato: diagonale a segno e due ace che costringono Francesconi a far ragionare i suoi (6-2). Dopo due errori in attacco, tocca a Flego provare a dare una svolta (8-2). Però Firenze si tiene avanti in maniera salda con due spunti di Cena (11-4), Catalano (12-6) ed il primo tempo di Gristina (14-8). Catalano, nemmeno a dirlo, trova l’ennesimo acuto del match dai nove metri (con aiuto nastro) per il 16-10, poi è la difesa di Prosperi su Francesconi a propiziare il secondo time out bianconero. Fattorini, una gemma nel deserto (18-12), in quanto Cena in parallela e Catalano a sparare su Flego indirizzano Firenze su binari che diventano sempre più solidi dopo il colpo da quattro di Catalano (23-14). La ricezione-punto di Cena è il segnale di una resa che si materializza sul primo tempo di Coletti: 25-16, Firenze stacca il biglietto per la finale dove troverà la Robur Scandicci di Federico Guidi, in un derbyssimo tutto fiorentino. Il tie-break, chiaramente, non interessa più a nessuno e si gioca solo per obblighi di regolamento. A vincerlo è la compagine con il morale più alto per il traguardo conseguito, Firenze Volley, a chiudere sul 15-12 con Di Benedetto. Da segnalare, tra le file ospiti, l’ingresso di Carrai per Fattorini sul 6-6. Siamo giunti a tirare le somme di una stagione che non è andata nel modo voluto. Le analisi su questo anno agonistico potrebbero abbondare, ognuno può avere la sua versione, ma noi cerchiamo di fare un commento collegato proprio a gara due di semifinale, dove si è assistito a due prestazioni diverse nell’arco della stessa partita: squadra versione “double face”. E’ stato un po’ questo il ritornello di un’annata nella quale il gruppo di Francesconi ha alternato momenti di grande pallavolo, toccando quote immense, ad altri di grande difficoltà sia tecnica che caratteriale, spesso anche con avversari poco quotati. Il gioco complessivo è stato altalenante, si è dovuto scavare molto in fondo per trovare la continuità. Stesso concetto che potremmo esprimere a proposito di questo match, quello decisivo per le sorti del cammino playoff, con i bianconeri autori di una grande prova sia tatticamente, con un piazzamento certosino a bloccare le iniziative avversarie, sia sul piano emotivo, reagendo bene al cattivo inizio, che poi è stata la scintilla che ha permesso di mettere in discesa il secondo set. A quel punto il crollo: bisognava attendersi la reazione della squadra di casa, in quel momento sulle corde, capace di rovesciare interamente le sorti con interpreti diversi da quelli previsti ed il tutto è avvenuto in modo fulmineo e veemente, ed in maniera malinconica si è delineato il mesto verdetto di questa doppia sfida. Sapevamo che Firenze era una formazione disegnata anch’essa per il raggiungimento dell’obiettivo nazionale e si è guadagnata il diritto di giocarselo, raggiungendo l’ultimo atto degli spareggi, ma già mostrando un rendimento esponenziale in regular season. Già, la regular season, un girone dove ci possiamo rammaricare per qualche punto di troppo lasciato per strada (San Miniato, Cus Pisa e Massa), oltre ad un finale un po’ in affanno, con il raggiungimento ufficiale dei playoff nell’ultimo turno, ed un secondo posto sfuggito solo per qualche set, ma che probabilmente avrebbe fatto comodo, quanto meno in riferimento ad un incrocio in semifinale con un avversario diverso. Capitolo ringraziamenti: agli atleti per avere dato tutto a prescindere dalle difficoltà che non sono mancate; al dirigente accompagnatore, sempre presente ed un punto di riferimento indispensabile sia per squadra sia per società con il suo eccellente lavoro; ai dirigenti che hanno curato la ripresa delle partite, anche attraverso continui aggiornamenti in tempo reale, facendoci rivivere tramite social la diretta dei tanti match disputati; ultimi, ma non certo per importanza, i magnifici tifosi che da sempre credono in questa causa e la sostengono da vicino, in ogni palestra, facendo sentire in maniera forte e chiara la propria voce, rappresentando un supporto determinante per gli stessi giocatori. Adesso è tempo di smaltire questa amarezza e poi, come di consueto, la società insieme al consiglio direttivo tornerà al lavoro. Verranno resi noti i piani futuri, dove sapremo chi sarà confermato e chi invece prenderà altre destinazioni. Arrivederci alla prossima stagione… sempre FORZA PIEVE!

Firenze Volley-Montebianco Volley 3-2 (23-25/15-25/25-11/25-16/15-12): Carrai, Del Testa, Fattorini, Flego, Francesconi, Fronteddu (L2), Lombardi, Magni, Menichetti, Pasquetti (L1), Pianigiani, Pilucchini, Poli. All.: Francesconi.

Fonte: Cristiano Pennisi - addetto stampa Montebianco Volley
 

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