Ivano Fanini in ricordo di Giorgio Squinzi

“Purtroppo nel ciclismo un altro come lui non sarà facile da ritrovare e rimarrà per sempre indimenticabile.” Commenta Ivano Fanini

“Ho tanti ricordi legati al grande Giorgio Squinzi - aggiunge il patron di Amore & Vita - Prodir - nel 1993 grazie anche al mito Ercole Baldini fondarono la Mapei, nata sulle ceneri della Eldor, e li c’erano proprio due miei pupilli, nonché mie scoperte, come Alessio Di Basco e Stefano Della Santa, insieme al mio compaesano Marco Giovannetti. Non potrò mai dimenticare quando mi telefonò per dirmi che apprezzava il messaggio e gli ideali che portavamo in giro per il mondo con Amore e Vita, e che concordava con me su l’uso obbligatorio del casco integrale per tutti corridori. Infatti grazie anche alla mia battaglia, dopo diversi anni l’uso del casco divenne finalmente obbligatorio. Mi ricordo anche quando mi chiamò per farmi complimenti per noti fatti legati al doping che erano 'saltati' fuori grazie al mio intervento, dal quale si mossero i NAS di Firenze e la Guardia di Finanza di Padova e Brescia. Dalle sue squadre ha ottenuto tutti i successi possibili ed immaginabili e purtroppo quando si rese conto che anche alcuni di quei risultati probabilmente venivano ottenuti in maniera poco chiara lascio al ciclismo per sempre. Grazie lui poi è nato il centro sportivo Mapei dove oggi tutti gli sportivi possono andarsi a preparare per cogliere risultati e vittorie grazie esclusivamente all’allenamento, al sudore, alla fatica e ai sacrifici. Tutti ne possono usufruire, tirando fuori il loro talento da puliti. Faccio a nome mio, della mia famiglia e di tutti i membri della mia squadra Amore & Vita - Prodir le più sentite condoglianze alla signora Adriana e i figli Veronica e Marco, anche da parte di tutti i nostri ex atleti che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e che si stringono a voi per questo ultimo saluto”.

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